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Luxury o easy, toujours Paris

In alcuni casi, i luoghi comuni ci azzeccano: “Parigi è sempre Parigi”racconta una grande verità. Proposte e idee per viverla alla grande qualsiasi sia il budget

In alcuni casi, i luoghi comuni ci azzeccano: “Parigi è sempre Parigi”racconta una grande verità. Proposte e idee per viverla alla grande qualsiasi sia il budget

di Teresa Scacchi

La città dei Lumi non delude mai e rimane sempre e comunque il simbolo della gioia di vivere, del piacere delle arti, del sapere, del gusto, del progresso civile. Con in più un patrimonio urbano di bellezze e opere incomparabili accumulate nei secoli, fino all’attualità. Ecco una serie di proposte e qualche idea per un viaggio da esperti conoscitori anche se è la prima volta, ma soprattutto calibrato sulle tasche di chi può scialare o al contrario deve stringere la borsa: l’importante è andare e non perdersi nulla di fondamentale e imprescindibile, e magari scoprire qualche angolo meno noto, per un ricordo da coccolare, tutto per sé.

Treno di notte per Parigi. Non stiamo a parlare di aereo, sicuramente mezzo rapido e a volte conveniente. Pensiamo a chi è allergico a decolli e atterraggi o vuole viaggiare rilassato, senza code, caselli autostradali, tante ore di guida. Il treno è sempre una buona soluzione, e allora perché non provare il fascino di salire la sera a Venezia o Milano e scendere a Parigi nell’ala vecchia della Gare de Lyon? Ovvero un tratto del percorso del mitico Orient – Express? Una volta accomandati nel vagon-lit o nella cuccetta, preparativi a prendere sonno cullati dal refrain delle rotaie, e appena dopo una colazione nel vagone ristorante eccovi a destinazione, con tutta la giornata davanti. Con il treno di notte Thellò è tutto molto semplice, e può anche essere un’idea originale per una fuga romantica. In più, bene tenerne conto, così potrete vivere 5 giorni a Parigi dormendoci solo tre notti.

A caccia di panorami. Icona parigina all’ennesima potenza, la Tour Eiffel va comunque vista, o rivista. Il panorama è ineguagliabile, ma la salita è a pagamento. Soluzione vip: un pranzo o ancor meglio una cena sulla torre al ristorante 58, a prezzi fissi differenziati a seconda del tavolo. Risolutivo per tombeur de femmes, indispensabile la prenotazione. Per tutti, da non perdere lo scenario della Senna lì accanto, con le chiatte variopinte adibite a case sull’acqua, che forma con il riflesso della torre un quadro romantico e indimenticabile. Soluzione panorama low cost: ecco un’alternativa altrettanto valida, seducente, ma soprattutto gratuita. Al sesto piano del Beaubourg c’è la terrasse del bistro con una vista magnifica su gran parte della città. E’ liberamente accessibile utilizzando le scale mobili esterne, anche la sera fino circa alle 11.00.

2CV o Lamborghini

Muoversi Il metrò è comodissimo, ma i biglietti sono piuttosto cari. Consigliabile un carnet o meglio un giornaliero, che fra l’altro permette di utilizzare anche i mezzi di superficie. Così potrete godervi la città comodamente seduti e salire e scendere quando volete: una Paris Vision personalizzata scorrazzando in ogni arrondissment. Inoltre ci sono molte piste ciclabili e bici a noleggio messe a disposizione dalla municipalità. E per chi preferisce noleggiare l’auto, un tuffo nel passato con la “sessantottina” 2CV (Paris authentic). Se però propendete per il luxury, basta chiedere e ci saranno una Ferrari o una Lamborghini ad attendervi sugli Champs-Elysées. (http://www.drive-me-89e.fr/it/noleggio-ferrari.html)

I passages. Perdersi fra le piccole rue e ritrovarsi davanti ai passages raccontati da tanti scrittori e filosofi. Come Walter Benjamin che con Passages si propone di risalire alle origini dell’epoca moderna partendo dalla specifica realtà di Parigi come ideale centro del mondo, colta in una miriade di dettagli eterogenei e apparentemente marginali. Accanto ai passages la merce, la prostituzione, il flâneur, il gioco, la moda, l’art nouveau, la modernizzazione urbanistica di Haussmann, il collezionismo. Mettete il libro in borsa prima di partire, ritroverete queste stesse atmosfere. Costruiti tra l’ottocento e il novecento delle 150 gallerie coperte originali oggi ne rimangono 24. Snidate senza indugio il Passage du Caire in place du Caire (1798), d’ispirazione egizia e il Passage Jouffroy (1836), accessibile da Boulevard Montmartre, architettura ardita in vetro e metallo. Ne vale la pena: qui potete fare un buon investimento scovando un libro antico, una stampa, un pezzo raro d’antiquariato. Più economicamente, potete sedervi in un bar e sentirvi molto intellettuali.

Cafè au lait. Ci sono molti cafè famosi frequentati in epoche diverse personaggi famosi: il Cafè Hugo in Place de Vosges, La Closerie de lIlas frequentata dagli esistenzialisti , i più noti Sartre e De Beveoir, …….. vale la pena di sedersi per un petit dejuner o più tardi per un Pastis, forse non sono sempre a buon mercato però. Invece in tema di piccoli accorgimenti risparmiosi, acquistate alla boulangerie all’angolo un fragrante croissant poi al bar ordinate il vostro cafè au lait al banco. Prendetelo e sedetevi nella terrasse a mangiare tranquillamente: è cosa normale, nessuno vi dirà nulla e spenderete un quarto.

Musei su misura. A Parigi i musei sono tantissimi e tutti da vedere. Se siete scesi in un hotel di lusso è probabile che sia disponibile il servizio di prenotazione biglietti o che, addirittura, si possa richiedere una guida museale esclusiva. Info risparmio: ogni prima domenica del mese l’ingresso in molti è gratuito. Scegliendo l’orario giusto per evitare code è possibile visitare anche i più famosi. Oltre al celeberrimo Louvre (un appello: abbiate pietà, evitate i selfie con la Gioconda…), grandi esposizioni d’arte al museo D’Orsay, al Centre Pompidou, all’Orangerie. Da segnalare poi la riapertura a fine 2014 del Musée Picasso, in spazi superbamente ristrutturati e ampliati e più recentemente del Musée Rodin. Per la serie curiosi e a tema una citazione per la Maison européenne de la photographie, il piccolo sorprendente Museo della Magia (nel Marais), il Musée en Herbe dove i bambini diventano artisti, il licenzioso Musée de l’érotisme (ovviamente in zona Pigalle).

A tavola, sempre con gusto. Parigi quanto a prezzi non scherza. Ma se per voi non è un problema rimane pur sempre il tempio della grande cucina. Ci sono 10 tre stelle Michelin, avete solo l’imbarazzo della scelta. Rammentando che Alain Ducasse (al Plaza Athénée, 25 avenue Montaigne) è decano e maestro riconosciuto della ristorazione d’oltralpe. ……Per il conto si va dai 200 ai 400 Euro a persona. Terrorizzati? Niente paura. è possibile pranzare e talvolta cenare a un buon livello con 15 euro o meno. Au Chat Qui Pêche (rue de Surmelin – metrò Pellemport), carino, informale con deliziosa cucina francese, formula menù attorno ai 13 euro. Sapori di Mauritius a Comme sur une Île (rue Orfila), molto pesce di qualità, menù sui 14 Euro, 21 mediamente a la carte. I patiti della fondue si danno appuntamento da Heureux comme Alexandre, menù fisso e abbondante a 15 euro (rue du Pot de Fer). Un legittimo scatto d’orgoglio per L’Enoteca, solo ottimo vino italiano, cucina di classe, cortesia, molto amato dai francesi, menù 15 euro ben spesi a mezzogiorno (nella fascinosa rue Saint Paul). Les Petites tables è un sito con i locali giusti per mischiarsi ai parigini più avventurosi ed esigenti. Tavole a piccolo prezzo dove troverete chef di livello in cerca di visibilità, locali aperti a tutte le ore, interni design, pasti a buon mercato nei quartieri più chic, cucina etnica, proposte veg, mense gourmet e cucina come dalla mamma.